Funghi e insalata da idroponica per risparmiare terra e nutrirla, fra container, caffé e pesci- Corriere.it

2023-03-16 17:31:45 By : Mr. Frank Chen

L’8 novembre quando a Rimini si apriranno le porte di Ecomondo , l’expo votato all’economia circolare e alla transizione ecologica, tra gli espositori ci saranno anche i fratelli Scalabrini con la loro start up Scalabox Farm . Dopo due anni di ricerca e lavoro, sono pronti per commercializzare i loro container destinati alla coltivazione di funghi e microgreen , cioè ortaggi, piante spontanee ed erbette aromatiche da consumare nel loro primo mese di vita. Un container è già pronto per raggiungere la sua destinazione definitiva, Scandicci.

In Toscana un’azienda è pronta per commercializzare i suoi container destinati alla coltivazione di funghi e microgreen, cioè ortaggi, piante spontanee ed erbette aromatiche. A Marino, nel Lazio, la società The circle ha 5 mila metri quadrati di coltivazione acquaponica: dai pesci alla verdura risparmiando acqua e CO2

Uno dei container per la coltura idroponica di funghi e ortaggi a Scandicci

Lì si trova l’azienda agricola Circular Farm dell’agronomo Antonio Di Giovanni produttore di funghi nati dagli scarti di caffè. Fino all’avvento della pandemia da Covid19, i fratelli Scalabrini (Giovanni e Benedetto) tutto facevano tranne che occuparsi di agricoltura. Titolari della Scalabros, producevano interni per pullman, dalle tende agli oblò. «Quando il settore si è fermato causa lockdown, abbiamo dovuto reinventarci», dice Giovanni. «Disponendo di macchine da taglio ci siamo facilmente riconvertiti in produttori di mascherine, ma conclusa l’emergenza, siamo stati messi fuori mercato dalla concorrenza asiatica. È allora che ci siamo orientati verso l’economia circolare».

L’idea di riconvertire i container in disuso

Scalabrini e Di Giovanni si sono incontrati online. Allievo il primo, maestro il secondo e promotore di un corso sui funghi espresso. «Lezione dopo lezione, è nata l’idea di riconvertire i container in disuso, specialmente quelli marittimi, che sono già coibentati, per ridar loro una nuova vita come strutture dotate di tecnologia avanzata da destinare alla coltivazione di funghi e all’agricoltura idroponica». Shiitake per i ristoranti di Firenze Circular Farm dispone oggi di due container dove vengono prodotti 200 kg al mese di funghi Pleurotus (conosciuto come orecchie di elefante o gelone) e Shiitake. I funghi vengono coltivati nei fondi di caffè provenienti da una dozzina di bar di Scandicci. «Recuperiamo una tonnellata al mese di polvere. La produzione nazionale ammonta a circa 800mila tonnellate . Sono quindi esponenziali le opportunità per una realtà produttiva su scala nazionale».

La sede di The Circle, l’azienda romana fondata dagli imprenditori trentenni Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino. cinquemila metri quadri dedicati alla coltivazione acquaponica

I funghi vengono commercializzati nei ristoranti di Firenze, nella rete dei Gruppi di acquisto solidale (GAS) e alla Fierucola, il mercato di piazza Santo Spirito , il più antico della città . «In un’ottica di sviluppo del business, stiamo avviando una collaborazione con la cooperativa Robin Hood. Si occuperà della raccolta dei fondi di caffè in bicicletta, nel rispetto di un’economia circolare», dice Di Giovanni. La realtà attuale è frutto di quindici anni di sperimentazione e lavoro. «Tutto è iniziato con un progetto scolastico curato con il maestro Rossano Ercolini, vincitore del premio “The Goldman Environmental Prize”, nella scuola elementare di Capannori, in provincia di Lucca . Lo studio verteva sul riciclo delle capsule di caffè. La parte interna da riconvertire a livello industriale, i fondi destinati all’agricoltura».

Vertical farming con il 90% di acqua in meno

I funghi prodotti oggi vengono anche trasformati in sughi e sottolii, poi ci sono i kit per chi vuole veder crescere i miceti a casa propria. Basta aggiungere acqua o i fondi del proprio caffè e si diventa mini agricoltori “home made” . Ortaggi chilometro zero nelle città Scalabox Farm e Circular Farm sono due realtà diverse, capaci di far rete in questa nuova frontiera che è l’economia circolare dove i rifiuti diventano risorse. Tra poche settimane, Di Giovanni inizierà una nuova esperienza. «Coltiverò ortaggi in un nuovo container in modalità vertical farming con impianto idroponico e luci led. Un sistema che permette di risparmiare il 90 per cento di acqua per kg di prodotto rispetto all’agricoltura tradizionale» , dice. « Modulabili e facilmente trasportabili i container permettono di fare agricoltura a chilometro zero un po’ ovunque, nelle metropoli come sulle navi così da avere ortaggi freschi ogni giorno », sottolinea Scalabrini.

Un business da 1,8 miliardi di dollari

«La tecnologia interna è tale che tutto il ciclo produttivo è controllabile, anche da remoto. L’approvvigionamento energetico può avvenire attraverso impianto fotovoltaico». In Italia il comparto delle aziende che coltivano con sistemi innovativi (acquaponica, idroponica o aeroponica) è vivace e in crescita , già presenti Planet Farms, Fattoria di Pol, Agricooltur, FruitHYdroSinni, Agricola Moderna, Zero Farms . Secondo i dati di PitchBook il settore sta crescendo del 25 per cento l’anno e nell’anno agosto 2020 - agosto 2021 sarebbero stati investiti 1,86 miliardi di dollari . Un settore che attira giovani imprenditori. Hanno trent’anni Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa (tutti laureati in Biotecnologie) e Thomas Marino (laureato in Scienze politiche) i fondatori della romana The Circle . Nata quattro anni fa, l’azienda (coltivazione acquaponica, dai pesci alla verdura) si estende oggi su 5mila metri quadrati di terreno e l’obiettivo dei quattro manager è di raggiungere i mercati esteri.

di Milena Gabanelli e Massimo Sideri